BULLI E BIMBI

 

La relazione del bambino con un animale domestico è da sempre utilizzata come immagine di rappresentazione di un rapporto alla pari, dove il bambino guarda l'animale come ad un amico, un compagno di giochi e non come ad un essere da usare per i propri scopi.
Chi di noi infatti non ha provato emozioni nel vedere bambini e animali in un'interazione silenziosa e profonda che si esprime principalmente con il linguaggio del corpo, dunque in modo simile al linguaggio dell'animale.


La relazione tra bambino e animale domestico è divenuto attraverso esperti ricercatori uno stimolo al suo sviluppo intellettivo.
Attraverso le ore trascorse ad osservare l'animale, cercando di capirne i pensieri e i desideri al fine di coinvolgerlo nei propri giochi, ho verificato personalmente che i bambini acquistano da subito quella capacità empatica di "mettersi nei panni dell'altro", piuttosto che rimanere sempre al centro dell'attenzione senza curarsi di ciò che succede intorno.


Perché "il migliore amico dell'uomo" sia tale, soprattutto quando in casa c'è un bambino, è necessario adottare delle regole di convivenza che permettano di vivere tutti insieme, serenamente e senza pericoli. Gli adulti hanno il compito fondamentale di insegnare ai propri figli la sensibilità e le regole per trattare con gli animali nel modo più corretto e, nel caso in cui ci sia già un animale in casa quando arriva un bambino, di gettare tempestivamente le basi perché il cucciolo di uomo sia accolto non come un estraneo ma come un altro membro della famiglia da amare e proteggere.

  1. Lasciare che il cane si avvicini al bambino, per annusarlo e conoscerlo.
  2. Il cane deve imparare a capire di cosa si tratta.
  3. I proprietari devono controllare il cane, ma non devono evitare che ci sia questa curiosità.
  4. La cosa più importante è che il bambino rappresenti per il cane qualche cosa di positivo. Quindi, quando il bambino è presente, cercare di dare il maggior numero di attenzioni al cane, lasciare cadere dei pezzettini di cibo, accarezzarlo, parlare e giocare con lui.
  5. Quando invece il bambino non c’è, i proprietari daranno meno attenzioni al cane.
  6. In questo modo la presenza del bimbo viene associata al premio, all’esperienza positiva, all’interazione.